- Una nave da crociera affondata 17 anni fa rappresenta una minaccia crescente per Santorini, aggravata dalle controversie tra il governo e gli armatori della nave.
Sono trascorsi diciassette anni da quando la MS Sea Diamond , di proprietà della Louis Hellenic Cruises,
affondò al largo di Santorini, lasciando il ricordo di un incidente devastante e di una crisi ambientale ancora in corso.
La nave affondò dopo essersi incagliata su una scogliera e ora giace come una minaccia silenziosa ma mortale nella caldera della famosa isola greca.
L'incidente ha provocato la tragica perdita di due vite umane e il salvataggio di 1.195 passeggeri e ha anche sollevato preoccupazioni per il suo impatto ambientale a lungo termine. Una parte significativa delle oltre 500 tonnellate di gasolio e petrolio originariamente a bordo rimane nei serbatoi di carburante in deterioramento della nave abbandonata affondata .
La MS Sea Diamond , una nave affondata il 5 aprile 2007, si trova ancora sul fondo della caldera di Santorini, dopo anni di inattività e lotte intestine tra i proprietari della nave, le compagnie assicurative, l'Unione Europea e il governo greco.
Il relitto, ancora oggi carico di oli combustibili pesanti, lubrificanti e altri materiali pericolosi, rappresenta un rischio significativo per l'ecosistema marino e la salute degli abitanti dell'isola. La situazione è stata peggiorata da tracce visibili di petrolio che affiorano durante i forti venti, portando a dubbi sulle attuali misure di contenimento.
È stato fatto un tentativo di contenere il rilascio di petrolio in corso dispiegando un boom galleggiante. Tuttavia, questa strategia si è rivelata inefficace, soprattutto perché le dimensioni del boom sono diminuite nel tempo.
Secondo The Greek Reporter , un portavoce dell'iniziativa a sostegno della rimozione del relitto, Loucas Lignos, ha dichiarato quanto segue: “
Il relitto si trova esattamente nella caldera di Santorini, a circa 800 metri dal porto. È affondato a circa 100 metri sott'acqua.
“
Contiene 300 tonnellate di oli combustibili e altri prodotti chimici tossici, oli per macchine, nei generatori, cavi riempiti di rame, PCB e plastica che verranno lentamente diluiti nell’acqua nel tempo. Se ciò accadesse sarebbe un enorme disastro ambientale per le spiagge di Santorini”.
La MS Sea Diamond era una nave da crociera di proprietà della Louis Hellenic Cruise Lines, successivamente ribattezzata Celestyal Cruises. La nave si incagliò e alla fine affondò al largo della costa di Santorini, in Grecia.
Questo evento ha portato a vaste azioni legali e preoccupazioni ambientali. Dei 1.195 passeggeri e 391 membri dell'equipaggio a bordo, due passeggeri furono dati per dispersi e successivamente furono ritenuti morti.
Nonostante una sentenza del tribunale del 2014 ritenga il proprietario della nave responsabile della rimozione del relitto e dei costi associati, i procedimenti legali hanno visto numerosi ritardi e ricorsi, lasciando la MS Sea Diamond lentamente a marcire e diventando sempre più pericolosa.
Loucas Lignos : “
Il relitto resta sul fondo del mare e continua a inquinare, a un ritmo lento ma costante, si erode quotidianamente e in ogni momento può causare un disastro ecologico incalcolabile”.
La questione della responsabilità finanziaria per l'operazione di salvataggio rimane un punto controverso, senza che né l'armatore della nave, né la compagnia assicurativa, né gli enti governativi siano disposti a sostenere i costi. Anche una denuncia all’Unione Europea nel 2012 non ha portato ad una soluzione.
Immediatamente dopo l'affondamento furono sollevate preoccupazioni circa l'impatto ambientale sull'ecosistema marino circostante. Sebbene l’incidente abbia portato a numerose nuove disposizioni per la sicurezza marittima, la protezione ambientale e la necessità di una rigorosa aderenza alle norme sulla navigazione, la stessa
MS Sea Diamond rimane una bomba a orologeria ambientale.
Le preoccupazioni della comunità locale non sono infondate. La posizione della MS Sea Diamond su un ripido pendio in un'area soggetta ad attività sismica rappresenta una minaccia significativa.
Esiste il pericolo reale che il relitto possa scivolare ulteriormente nel cratere, provocando il rilascio di petrolio greggio e altre sostanze chimiche dannose in mare. Se ciò dovesse accadere, il costo della rimozione del relitto salirebbe alle stelle, per non parlare del danno ambientale.
Fonte:
www.cruisehive.com/fears-over-sunken-cruise-ship-near-popular-islan...------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Viaggiare è dare un senso alla propria vita, viaggiare è dare vita ai propri sensi.
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