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Candidatura Mereoleona

Ultimo Aggiornamento: 01/05/2024 10:32
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01/04/2024 09:06
 
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Helloooo, eccomi qua :3 Non ho avuto modo di rivedere la candidatura se non da telefono visto che sarò via ancora per qualche giorno e mi scuso per gli eventuali errori, ma nel dubbio, TADAAAAN eccola qua.

La Storia di Mereoleona, lvl 6.

Capitolo UNO: La Famiglia Lemillion
La famiglia di Leo è decisamente particolare. Se non foss'altro che, su dieci persone che compongono la sua famiglia, lei è l'unica mezzelfa.
Addirittura, i due più piccoli sono nani: un gemello (Tonfo) ed una gemella (Berta), così come la sorella di mezzo con cui condivide anche il suo nome (Gertaleona). Gli altri sono maschi umani.
Non parleremo, per brevità del racconto, di tutta la famiglia, ma è importante introdurla. Il padre è Borth Lemillion, ovvero sia l'ago che il filo di questa strana maglia formata da tanti orfani.
Un tempo avventuriero ritiratosi con l'andare via dell'energie giovanili, decise in seguito alla nascita di Mereoleona, l'unica sua figlia mezzelfa nonché la maggiore, di stabilirsi in un posto. Un piccolo villaggio vicino Laguna verde, non più di qualche casupola, talmente ristretto da non avere un nome.
In compenso, da quel momento in poi, accolsero la forgia della famiglia, espressamente dedicata a Valekun, di cui Borth ed i suoi figli sono fedeli. Il suo obbiettivo da avventuriero era proprio quello di cercare il materiale definitivo per creare l'arma definitiva da poter sacrificare al proprio dio.
Lemillion e la seconda moglie Costanza continuarono ad allargare alla famiglia: un totale di quattro figli biologici, sei adottati e due nanetti che vengono considerati parte della famiglia.
Questo perché da semplice forgia diventò un piccolo tempio di Valekun. Si dedicarono alla cura e alla formazione di giovani orfani desiderosi di diventare un giorno degli artigiani come lui e la moglie, proprietaria di un orto.
Una piccola digressione riguardo la madre biologica, Fana. Una mezzelfa che faceva parte della stessa compagnia di avventurieri di Borth, fino al momento della gravidanza di Leo, che provocò la sua morte.
Mereoleona è solo la seconda genita, perché il primo è il figlio di Costanza, Tino detto "Il SerpenTino" per il suo essere alto, secco e dagli arti lunghi.

1.2: L'Infanzia
Fin da piccola è molto legata al padre ed alle sue usanze. Passava la maggior parte del tempo con lui: ascoltava il battito del martello sull'incudine, le storie che le raccontava dei suoi viaggi. Diventerà seguace di Valekun per riflesso della venerazione che prova verso il padre.
Vederlo all'esterno della forgia era difficile, dovendo provvedere al sostentamento di una famiglia così numerosa tramite le sue creazioni, da vendere poi ai mercati di Laguna.
La signora Costanza non era particolarmente felice che la bambina ascoltasse molto più volentieri le storie di Borth, piuttosto che le lezioni di lettura e scrittura che di tanto in tanto ha provato a impartirle. Alla fine, ha imparato sia a scrivere che a leggere, ma non è mai stato fondamentale all'interno della sua vita.

Capitolo DUE: Adolescenza
Avanzando con l'età, si comincia a notare il carattere fumantino di Leo. Non tanto nel proprio piccolo villaggio, quanto nel rapportarsi con persone esterne alla famiglia: nel mercato di Laguna.
Tutti dovevano aiutare come potevano, sia nell'orto della madre o nella fucina del padre. Soprattutto devono aiutare trasportare i prodotti della settimana a Laguna e all'allestimento della bancarella. La cosa positiva è che, una volta montata, potevano girare per il mercato e visitare posti che - seppur non immensi - sono decisamente più grandi rispetto a delle casupole.
In quel periodo s'accorse di essere diversa. La sua natura da mezzelfa le provocò difficoltà sia nel quartiere umano sia in quello elfico. Più volte arrivò alle mani con i giovani di entrambe le razze, dove spesso veniva sopraffatta dal numero.
Quando tutto diventò troppo maledisse la propria madre per aver interferito con i suoi geni che potevano essere totalmente umani. Si tagliò la punta dell'orecchio sinistro grazie ad una spada arroventata nella forgia, rubata nei pochi momenti di riposo del padre. L'urlo generato dal dolore svegliò tutta la famiglia, che le si strinse intorno. Da quel momento in poi, l'attenzione della mezzosangue fu rivolta esclusivamente alla propria famiglia.

Le fu permesso di non andare a Laguna Verde, fin quando non si sarebbe sentita di nuovo a proprio agio. Nel frattempo, avrebbe aiutato il padre nella Forgia, perché ricordiamo: ognuno deve contribuire in qualche modo all’interno della famiglia.

Con il passare del tempo, qualcosa cominciò a risvegliarsi all’interno della giovane. I racconti del padre non le bastavano più a intrattenersi. Gli aneddoti cominciarono a ripetersi e sentiva di aver bisogno di qualcosa in più, di scrivere la propria storia.

2.2: Zio Ferguson
Il Signor Ferguson Trentalance è un nano la cui carriera da cacciatore di taglie è finita prematuramente a causa di una malattia polmonare. Considerando il tempo passato insieme da avventurieri, Borth accettò di farlo stare all’interno della proprietà che andava via via allargandosi, a patto che tenesse d’occhio la figlia e le insegnasse quello che sapeva sul difendersi.
Lo sboccato e violento Zio Ferguson non se lo fece ripetere due volte. Continuò a predicarle il Culto di Valekun, confidandole che fu lui stesso a convertire suo padre e convincerlo a seguire la missione comune di costruire l’arma definitiva. Lui ed il padre desideravano essere il martello e l’incudine della Divinità, anche se spesso dibattevano su chi dovesse essere cosa.
Le insegnò ad usare il Pudao, perché - come raccontava spesso – lui era un ribelle. La sua famiglia era specializzata nell’uso delle lance, tanto da prenderne il cognome. Si oppose a questa tradizione, il suo obbiettivo era quello di creare una lancia capace anche di tagliare ed inventò il Pudao. Ovviamente questa storia è falsa e non dovremmo credere a tutto ciò che diceva lo Zio Ferguson, nondimeno, è importante per capire il motivo dietro la scelta di Mereoleona:
Creare l’arma definitiva con un materiale speciale e compiacere Valekun, così da fargli benedire la propria casa e la propria famiglia.

Capitolo 3: Pa’, Ma’, vado via di casa
Prima o poi questa scelta doveva arrivare. Si stava allenando e preparando per tutti quegli anni: dire a Ma’ Costanza che se ne sarebbe andata.
Sapeva come l’avrebbe presa Borth, tutto sommato dopo un po’ di occhi tristi, avrebbe sospirato, finito il suo bicchierino di liquore ed avrebbe detto con voce solenne: “Questo è il tuo momento, figliola”. Il problema sarebbe stato la matrigna. Già immaginava come avrebbe fatto di tutto per fermarla, cercando di dissuaderla da un sogno così assurdo.
Ed invece no, la risposta che ottenne fu solo “Copriti che in Città tira vento”. Tutto ciò che le venne dato fu qualche porzione di “Bohtata”, uno sformato di patate dal gusto incerto e dalla consistenza insolita, che normalmente consumavano durante i periodi di crisi economica.
Zio Ferguson le tatuò il corpo con rune dedicate a Valekun, oltre ché – per richiesta di Leo – un dragone sulla spalla sinistra.

Sfortunatamente, appena arrivata a Narvick venne derubata dei suoi pochi averi. Non avendo tanto, non fu una grande perdita, se non per il Pudao che le aveva regalato Zio Ferguson. Trovò un passaggio per Dirhae, dove cominciò a tutti gli effetti la “vita adulta”, venendo assunta come garzona del Daoine Inn al servizio del Barone Dayel Cruces. Poco dopo, incontrando la Reggente di Dirhae, le venne offerto di alvorare al servizio delle Frecce come Fabbra e contemporaneamente allenarsi per diventare una guerriera. Abbandona il Pudao in favore della spada e scudo, armi che Raisha Larkhill considerava più adatti per un suo impiego in campo.


Capitolo Extra: La Mamma
L'unico tatuaggio sul suo corpo che non è una runa dedicata a Valekun è un dragone sulla spalla sinistra. Questo perché sua madre, Merielle Graygoss, proveniente dal Nord – oltre ad avere avuto un’infarinatura di leggende draconiche per via della sua discendenza elfica – credeva fermamente in questo passato glorioso ed era un’accanita studiosa dei miti che riguardavano tali maestose creature. Il suo obbiettivo dichiarato da avventuriera era proprio quello di sapere quanto più possibile su questa razza, verificare quali leggende potessero essere vere e quali false.

Di queste leggende Leo sa ben poco, perché il padre e lo zio non erano molto persuasi dai racconti della madre. Avevano un ricordo – e tale hanno trasmesso – molto più piacevole dell’entusiasmo con il quale Merielle portava avanti tutto ciò che faceva ed in particolare le proprie ricerche, più che il contenuto delle stesse.
Per farsi perdonare dal modo in cui l’aveva rinnegata da adolescente, decise di tatuarsi la passione materna sul braccio dello stesso lato in cui si è mozzato l’orecchio, come a voler riparare quell’errore di gioventù e sentenziare il riappacificarsi con la propria discendenza.


Il Drago: Nagaresh, La Lunatica
Documenti Draconici:
Stirpe di Laethe
Drago Argentato
Entità Femminile
Garrese 4 Metri
Lunghezza Testa – Coda 20 Metri
Apertura Alare 15 M

Descrizione Fisica
Seppur i Draghi argentati non siano riconosciuti tra i più grossi, Nagaresh presenta una buona dimensione testa-coda, mentre si mantiene nella media per apertura alare ed altezza al garrese. La sua lunghezza lo porta ad essere leggermente meno tozzo, tranne per il collo particolarmente largo e la base della testa triangolare molto accentuata. Il colore argenteo delle squame ha una sfumatura più chiara dal petto alla pancia e più scura intorno agli occhi, invece l’interno delle ali tende all’acquamarino. Gli occhi blu ed ha due possenti e resistenti corna sul capo.
Immagine:
ibb.co/rH6vPkY

Descrizione Psicologica
Anche se nota per essere creativa ed ingegnosa, nessuno ha mai capito cosa passi per la testa di questa Dragonessa. E forse, fino in fondo non lo ha mai capito neanche lei, seppur sia completamente certa di ciò che dice ogni volta che apre bocca. L’unica cosa ovvia è la motivazione che la spinge: la propria sopravvivenza e quella della propria specie. Le scelte ed i metodi sono più causa di discussione, questo perché la sua ossessione l’ha sempre spinta a prendere la risoluzione che più considerava efficace, anche quando era in contrasto con quanto detto o fatto precedentemente.
Tale atteggiamento l’ha portata a non avere mai una visione d’insieme coerente oppure un piano a lungo termine; difatti, questo è il fattore che l’ha portata ad essere definita come “Lunatica”. In alcuni casi, è stata anche definita avara ed egoista, ma queste caratteristiche non sono altro che il rovescio della medaglia di una mente curiosa votata al proprio benessere e della propria stirpe.

Nagaresh Forma Elfica
Elfa della notte alta 1 metro e 65, dal fisico snello ed agile. I capelli sono di un bianco perla e gli occhi blu richiamano le sfumature bluastre della propria carnagione.
Immagine: i.pinimg.com/564x/8e/31/3b/8e313bfeb4881d215ccf1db1f281...

Mereoleona Mezzelfa
Come si avrà avuto modo di capire vedendo il giocato, Mereoleona è spericolata. Ha vissuto in un villaggetto, isolata dagli altri ed ha fame di conoscere qualsiasi cosa, nonché fame vera e propria, visto che ha bisogno di guadagnare soldi per sé e per la propria famiglia. La sua ambizione, tuttavia, trascende il semplice “guadagno per vivere”, ha necessità di cambiare la propria vita e dimostrare di poter raggiungere vette che per altri sono considerate impossibili da scalare. È inevitabile, quindi, che oltre ad essere entusiasta, sia anche un po’ sconsiderata.

Mereoleona Drakaal
Inevitabilmente, riprendendo il discorso precedente, la diffidenza di Nagaresh farà breccia in quella che si può definire incoscienza giovanile. Lo spirito di autoconservazione porterà Leo non solo a voler prendere tutto ciò che le capita a tiro, ma anche capire come fare a tenere e preservare le proprie conquiste. Tutto ciò non è in vista di un processo di maturità, quanto più in una rinnovata conoscenza dei pericoli del mondo e delle paranoie che Nagaresh le sussurrerà all’orecchio.
Inoltre, da inguaribile roccia testarda qual era, comincerà ad avere qualche incertezza in più o quantomeno a farsi due domande sulle conseguenze delle proprie ed altrui azioni, soprattutto per quanto riguarda la propria incolumità. Ciò non vuol dire che smetterà di essere impulsiva e a tratti spericolata, ma lo farà quando considererà che tale rischio venga sufficientemente ripagato.

Natura Manifesta
Attivazione: Le crescono scaglie argentate ai lati del volto, compreso l'orecchio sinistro che viene ricostruito da scaglie
Fisso: I capelli diventano bianchi

P. S: aggiungerò immagine di Leo con natura manifesta appena avrò nuovamente il pc tra le manib<3
[Modificato da Florensa 01/04/2024 09:29]
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